L'Atelier della Storia venariese

Pubblicato il 28 aprile 2022 • Comunicati Stampa , Cultura , Pro loco 10078 Venaria Reale TO, Italia

Dialoghi su fatti, vicende e cronache locali

In programma otto incontri, una vera e propria rassegna organizzata dall'assessorato alla Cultura della Città di Venaria Reale in collaborazione con la Pro Loco di Altessano-Venaria Reale  e il suo Atelier della Storia venariese unitamente al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

Un viaggio itinerante che, grazie alla partecipazione di studiosi qualificati ed al sostegno del Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale, del parco naturale La Mandria, della fondazione Via Maestra, della parrocchia Natività di Maria Vergine, dell'AVTA e della Libreria di Venaria, toccherà molti argomenti relativi alla storia cittadina, a testimonianza della sua ricchezza e della sua varietà.

Dai diari di guerra, conservati nell'Archivio Storico comunale, alla tradizione cavalleresca e militare, alla vita quotidiana alla corte dei Savoia, alla Vénerie e all'arte del suono del corno da caccia, passando per aneddoti e curiosità cittadine.

Da un altro Archivio Storico, quello della parrocchia della Natività di Maria Vergine, derivano le testimonianze legate al mondo delle industrie presenti sul territorio. Si affronteranno  tematiche che non coinvolgeranno solo gli accademici della materia, ma saranno di sicuro interesse per tutti i cittadini.

Dichiara il sindaco, Fabio Giulivi «La nostra bella Venaria Reale, racconta di  una storia di primo piano, leggibile su più livelli. La Reggia e il parco La Mandria, oltre ad essere  beni architettonici ed ambientali di prestigio, intersecano la storia del nostro Paese raccontando di personaggi che hanno fatto la Storia. Così il Borgo Storico, voluto dall’architetto Castellamonte per casa Savoia, è stato progettato come centro produttivo per la lavorazione della seta e, nel contempo, è rimasto come testimonianza di un’architettura sobria del Seicento. Gli eventi si sono inevitabilmente susseguiti e tanto altro c’è da raccontare, di non meno importante. Come Amministrazione comunale siamo decisi a far emergere una politica culturale che sia in grado di raccogliere la forte identità storico, ambientale ed architettonica presente sul nostro territorio a favore di una maggiore conoscenza di quanto ci circonda e, nel contempo, volta ad innescare un processo economico e sociale che sia in grado di crescere sempre più».

Afferma l'assessore alla Cultura, Marta Santolin «Il percorso è stato intrapreso  con forte impegno da parte dell'Amministrazione comunale. Questo programma rappresenta un punto di arrivo e al tempo stesso un punto di partenza finalizzato, insieme ad altre iniziative, al rilancio della Città.  La promozione di attività culturali, di approfondimento e studio del suo patrimonio nonché della sua storia, rappresenta un primo passo verso la consapevolezza della ricchezza storico-ambientale propria del territorio. Inoltre, permette di attuare una collaborazione virtuosa con gli enti e le associazioni  territoriali al fine di mettere in campo sempre maggiori risorse a disposizione dei cittadini. All'interno del programma un focus particolare è dedicato all'Archivio Storico Comunale, quale patrimonio culturale, come definito dal Codice dei Beni Culturali. Grazie ad un progetto di riqualificazione urbana che vedrà la costruzione di un Hub della Cultura nella ex caserma Beleno – conclude l'assessore Santolin –, lo stesso potrà essere valorizzato e fruito adeguatamente».

Conclude Ettore Maschio, promotore dell’Atelier della Storia venariese, Centro per lo Studio, la Conservazione e la Diffusione del Patrimonio Immateriale Locale, costola nata in ambito Pro Loco, sugli eventi culturali proposti nel 2022,   «Il programma che presentiamo ha lo scopo di approfondire e far conoscere la storia locale. Negli ultimi venti anni molto si è scritto sulla Reggia e poco sulla Città di Venaria Reale, nonostante ci siano diverse storie da raccontare. L’Atelier della Storia venariese, per meglio assolvere al suo scopo, si avvale di un gruppo di “studiosi locali”, persone culturalmente preparate, dotate di conoscenza del territorio cittadino e di esperienze nelle pubblicazioni».

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